Ascolto: udire con attenzione, dare retta a. L’ascolto è la prima fase di una comunicazione che funziona. E salvo rari casi, è un’arte che non ci hanno insegnato, e che i più non prestano di frequente. Tutti vogliamo parlare, in pochi pratichiamo l’ascolto.

Ci sono varie forme di ascolto: si può ascoltare con le orecchie, si può ascoltare con gli occhi, si può ascoltare con il cuore. Ascolto silenzioso, ascolto attivo. Ascolto per ascoltarti. Ascolto per risponderti. Ma, più in generale, ascolto perché sono sinceramente interessata a stabilire una connessione con te.
Un ascolto per una connessione
Di questo tipo di ascolto se ne parla ancora troppo poco. Marshall B. Rosemberg – padre della comunicazione non violenta o linguaggio giraffa – sosteneva che un bisogno primario degli esseri umani sia stabilire connessioni reciprocamente soddisfacenti. E che questa connessione possa diminuire o anche cessare la violenza.
La comunicazione non violenta di fatto è tante cose, e ne parlerò in seguito in un successivo articolo. Si tratta di un articolato approccio alla comunicazione consapevole, che però parte sempre e comunque dall’ABC. E in questo caso si tratta di imparare a rallentare, prendendosi il tempo di ascoltare.
Elementi dell’ascolto
E tutto parte dall’ascolto. Ad ascoltare si può imparare. Come ogni abilità, è questione di allenamento:
- non so di non sapere: ascolto a casaccio. Quello che fa la maggior parte delle persone che conosco.
- so di non sapere: mi accorgo – perché leggo, perché mi informo, perché mi imbatto in qualcuno che mi fa sentire davvero ascoltato – che io non lo pratico. Nascono voglia e frustrazione, e da chi scegliamo di dare corda può seguire o meno un processo di apprendimento.
- so di sapere: mi sono messa all’opera, ho studiato, ho praticato, magari ho frequentato un corso, e ho praticato ancora. Non ci sono trucchi, e non ci sono scorciatoie: pratica, pratica, pratica.
- non so di sapere: l’ascolto è entrato a far parte della mia quotidianità, sono in grado di ascoltare senza più prestare attenzione a modi, tempi e forme, si è integrato nel mio modo di essere.

E adesso?
Se hai letto fin qui, presumo che l’argomento ti interessi. Mi fa piacere, perché più siamo e meglio è. Credo che l’ascolto sia la base necessaria e sicura per cominciare a costruire o ri-costruire relazioni sane, soddisfacenti, nutrienti. E se vuoi un aiuto ci vediamo in studio per una consulenza!